I passaverdure in cucina sono uno strumento assolutamente fondamentale da avere nella dispensa fra le nostre pentole ed utensili. Il suo utilizzo è prioritario nella preparazione di creme di verdure e vellutate di verdure ortaggi e legumi, ma non solo: anche la frutta che molto spesso alcune persone non possono mangiare privandosene del tutto, può essere passata nel passaverdure per privarla di semi e buccia che danno fastidio a livello intestinale.
Il passaverdure ha numerosi vantaggi e apporta tantissimi benefici in famiglia poiché consente la preparazione gustosa di piatti genuini e sani anche per i nostri bambini e nella fase dello svezzamento, una fase delicatissima dove si inseriscono cibi nuovi e poco digeribili per natura nell’alimentazione dei più piccoli.
Cos’è un passaverdure
Un passaverdure è dunque un utensile che può essere sia manuale che elettrico. Il passaverdure manuale è semplicissimo da usare poiché da sempre visto e rivisto in ogni cucina. Si compone di una semplice manopola e delle lame collegate ad un filtro. E’ leggero e poco ingombrante, oltre che estremamente economico tanto che chiunque può acquistarlo godendone dei numerosi benefici in cucina. Il passaverdure elettrico ha un funzionamento simile, anzi del tutto identico nello scopo a quello che è il passaverdure manuale, con la sola ed unica differenza di essere composto da un corpo macchina ed un motore che fa funzionare automaticamente le lame che vanno a tagliare, sminuzzare e separare bucce e semi dalla polpa dei vegetali, spingendola giù verso il filtro.
Un passaverdure ha generalmente una forma troncoconica ed un contenitore all’interno del quale inserire i vegetali cotti e comunque morbidi. Questi vengono lavorati nel passaverdure elettrico grazie all’azione del motore che fa partire le lame a tutta velocità, mentre nel passaverdure manuale grazie al funzionamento delle lame che sono azionate dalla manopola girata a mano dall’utente.
Quale passaverdure scegliere in ambiente domestico
Prima di scegliere quale passaverdure fra le due tipologie acquistare, è bene fare delle differenze ed un’analisi che riguarda l’utilizzo che intendiamo fare del passaverdure. Questo nella sua versione elettrica è maggiormente indicato per i lavori di maggiore entità e quindi per sminuzzare e tagliare e separare le parti di ortaggi a grandi quantità. Pensiamo ad esempio se ogni anno siamo soliti d’estate preparare le conserve di pomodoro per l’inverno, oppure le scorte alimentari a base di vegetali.
Ma non solo: se abbiamo dei bambini piccoli e vogliamo assicurarci di avere in casa sempre dei vasetti pronti con verdura e legumi e di non dover ogni volta all’ora del pasto preparare la porzione di verdura o di legumi manualmente oppure utilizzando robot domestici che costano un sacco di soldi e che inevitabilmente incorporano aria, allora possiamo orientarci sui passaverdure elettrici. Questi hanno una potenza e quindi un consumo veramente irrisorio, che poi vedremo nel prossimo paragrafo.
Il passaverdure manuale è invece indicato nei casi in cui del passaverdure dobbiamo fare un utilizzo sporadico e non sempre massiccio. Se ci piace utilizzare ilo passaverdure per preparare la base di piatti vellutati una tantum ma non siamo soliti conservare vasetti o preparare scorte, un passaverdure manuale in casa andrà benissimo. Questo infatti seppure non richieda tanto impegno né sforzo fisico, va comunque azionato manualmente configurandosi poco idoneo a lavorazioni prolungate. Inoltre si lava facilmente.
Potenza di un passaverdure domestico e consumi energetici dell’uno e l’altro modello
La potenza di un passaverdure elettrico è un elemento poco importante nella scelta del miglior passaverdure poiché questa è sempre contenuta per questo genere di elettrodomestici. Di conseguenza anche i consumi energetici sono ridotti. Pensiamo che un passaverdure elettrico ha una potenza media di circa 80-100 watt, un valore indicativo che comunque può variare di poco in base al modello e alla dimensione de passaverdure. Ogni modello infatti monta un motore differente da un altro ma i consumi sono irrisori e poco importanti: nessun peso sulla bolletta dunque, nemmeno per un utilizzo massiccio.
Se i passaverdure elettrici hanno il vantaggio di consumare poco, pensiamo a quanto possa pesare l’utilizzo di un passaverdure manuale che non necessita di corrente ed ha un consumo energetico pari a zero. L’unico piccolo svantaggio, se proprio se ne vuole trovare uno è che va azionato a mano.
Manutenzione di un passaverdure ad uso domestico
La manutenzione di un passaverdure, che sia esso manuale o elettrico è importante e non va sottovalutata se vogliamo assicurarci un prodotto sempre duraturo nel tempo e perfettamente funzionante. Il rischio è infatti quello di trovarsi con residui di cibo incastrati fra le lame, che non sono contribuiscono alla proliferazione batterica ma anche ad un’ ostruzione che impedisce il corretto funzionamento del passaverdure. Naturalmente nei passaverdure manuali questo rischio è molto basso, poiché gli elementi sono smontabili facilmente a mano e lavabili sotto acqua corrente e sapone, oltre che in lavastoviglie.
Per quanto riguarda il passaverdure elettrico una buona manutenzione e pulizia prevede di smontare le parti smontabili e di lavarle a mano dopo ogni utilizzo, senza aspettare molto. Il corpo macchina invece dal momento che è fatto di un motore va lavato con un panno umido di acqua e detergente sgrassante. E’ molto importante fare questa operazione anche se il corpo macchina ci sembra pulito, poiché residui di cibo che possiamo non vedere subito, possono infilarsi negli interstizi della macchina e col tempo creare ostruzione e malfunzionamento.
Materiali e prezzi
I materiali di un passaverdure sono diversi e variano a seconda del modello che andiamo a scegliere. I materiali più gettonati sono la plastica e l’acciaio inox, soprattutto per quello che riguarda i passaverdure manuali che sul mercato si trovano a prezzi modici anche se interamente in acciaio. Questo materiale è infatti l’unico a garantire resistenza ed igiene oltre che a sostenere bene lo sforzo e a non rompersi mai.
I passaverdure elettrici sebbene siano fatti in acciaio nelle loro componenti interne, sono comunque più delicati per via del motore che portano e per questo possono rompersi più facilmente se a contatto con vegetali non propriamente cotti o addirittura duri e crudi. Un passaverdure manuale non ha un costo superiore ai 15-20 euro, mentre un buon passaverdure elettrico appartenente ai brand più famosi come la Moulinex, la Grandchef, e la Philps possono costare mediamente fra i 40 e i 50 euro.