Passaverdure: cos’è e a cosa serve
Il passaverdure è uno di quegli utensili che si utilizzano da sempre in tutte le case del mondo. Una volta erano semplicemente manuali, mentre oggi la tecnologia li ha realizzati anche elettrici. Il loro scopo è quello di tagliare, sminuzzare e passare le verdure, o meglio i vegetali, rendendoli privi di quelle parti fibrose e solide quali la buccia e i semi.
I passaverdure manuali sono molto semplici d utilizzare: si compongono di una manovella che viene azionata con le mani e che fa ruotare una lama ad elica che spinge e separa le parti dei vegetali spingendole su un filtro, una sorta di setaccio. I passaverdure elettrici sono composti allo stesso modo da setaccio e da lame che separano, tritano e spingono le verdure, con l’unica grande differenza di farlo in maniera elettrica grazie alla presenza di un motore che viene azionato da un pulsante.
Fra i due tipi di passaverdure scegliere può sembrare difficile ma in realtà tutto dipende dall’utilizzo che se ne vuole del passaverdure e soprattutto dalla frequenza con la quale si pensa di doverlo usare. In genere i passaverdure sono utilizzati da chi è solito preparare le conserve, chi ama sperimentare in cucina e fare verdure e minestre da conservare in congelatore per averle sempre disponibili, per lo svezzamento dei più piccoli che non possono digerire determinate tipologie di fibre contenute in buccia e semi dei vegetali, ma ancor più da coloro che si privano spesso del cibo sano come i legumi, le verdure ed alcune tipologie di frutta a causa della presenza dei semini e delle bucce che restano indigeste e creano non pochi fastidi all’intestino.
Passaverdure uguali a robot da cucina tradizionali?
Grazie all’utilizzo del passaverdure è possibile preparare velocemente sia piccoli ingredienti per un piatto giornaliero, sia delle conserve di pomodoro in poco tempo.
Naturalmente i passaverdure sono affiancati a tanti diversi tipi di robot da cucina facendo diventare la scelta ancora più dura, talvolta mandando in confusione l’utenza su quale sia l’utensile migliore per una determinata funzione. L’errore è quello di confondere la funzionalità di un passaverdure con quella di un mixer, un frullatore oppure un robot da cucina. Questi ultimi fra l’altro hanno un costo non indifferente mentre i passaverdura sono molto economici e svolgono egregiamente la propria funzione.
Una delle confusioni che spesso si tende a fare è quella con il mixer: questo elettrodomestico infatti è dotato anch’esso di lame, e con la caratteristica di essere abbastanza economico talvolta come un frullatore, piccolo e poco ingombrante in cucina, viene spesso sostituito nelle funzionalità, come se si trattasse veramente della stessa cosa. In realtà sebbene il mixer sia un ottimo elettrodomestico da avere in casa, non è proprio la stessa cosa di un passaverdure e in questo articolo vi spieghiamo il perché nel dettaglio.
Mixer: cos’è e a cosa serve
Il mixer cucina è un elettrodomestico molto piccolo e compatto, dal facile utilizzo. Generalmente ha una diversa varietà di accessori fra un modello ed un altro ed una potenza di 500 watt circa. La sua componente principale è un contenitore all’interno del quale ruotano ad una velocità fortissima delle lame che sminuzzano finemente qualsiasi cosa viene inserita al suo interno. Il contenitore può essere fatto di plastica o vetro a seconda del modello utilizzato. Il modello in vetro è più costoso e generalmente appartenente ad una gamma top di prodotti, ma sebbene questo elettrodomestico possa far parte di una grande categoria di prodotti, la sua funzione non si rispecchia in quella del passaverdure, che come abbiamo detto separa accuratamente bucce e semi dalla polpa dei vegetali, portando in tavola solo la parte digeribile e naturalmente meno pungente a livello di gusto dei cibi.
Il lavoro di un mixer è quello di centrifugare e dunque questo significa che tutte le parti dei vegetali che stiamo lavorando finiranno all’interno del composto, tutte quindi comprese parti non digeribili, Se pensate che sminuzzando queste parti il composto diventa più digeribile, beh, non è così.
Chi ha problemi a digerire la parte fibrosa dei vegetali ed in particolare alcune categorie di alimenti, non può mangiare in nessuna maniera bucce e semi, nemmeno se triturate finemente. Inoltre, purtroppo la velocità che utilizza il mixer sulle lame fa si che questo elettrodomestico incorpori molta aria all’interno del passato di verdure, un qualcosa che invece non si verifica nel passaverdure, né in quello manuale , né in quello elettrico.
Mixer e passaverdure a confronto
Come per quasi tutti gli elettrodomestici da cucina, anche passaverdure e mixer portano con sé accessori utili alla preparazione degli alimenti e dei piatti. Nel mixer troviamo dischi forati per passare alcune tipologie di frutta e verdura, per esempio il pomodoro. Ci sono poi i dischi per schiacciare le patate oppure per fare le zucchine alla julienne, ma ancora specifici dischi per tagliare in una certa forma carote, sedano, triturare la cipolla finemente e per sminuzzare le rape. Le lame sono intercambiabili: alcune con lame orizzontali altre con taglio più sottile.
Se utilizziamo mixer di qualità avremo anche la possibilità di impastare, fare spremute e miscelare o frullare per preparare creme come la maionese. I mixer possono essere grandi o piccoli, a volte anche grandi quasi come una planetaria, ma con una funzione del tutto simile ad un robot e non specifica come quella di un passaverdure, che porta il vantaggio di svolgere un unica funzione, determinata e specifica e di svolgerla quindi al meglio. Il passaverdure ha l’unico obiettivo di separare la parte solida del vegetale da quella liquida e può farlo anche utilizzando più tipologie di verdure mischiate oppure con una minestra di legumi. In un mixer, la funzione sarà quella di mescolare e triturare ma avremo sempre tutte le componenti all’interno. Inoltre se vogliamo preparare piatti dal sapore più delicato faremmo meglio a passare le verdure nel passaverdure e non in qualsiasi altro robot da cucina.
Prezzo di un mixer e prezzo di un passaverdure
Oggi giorno i passaverdure costano poco di più rispetto ai passaverdure di una volta, ma semplicemente perché l’utilizzo dei materiali impiegati è cambiato, così com’è cambiata la tecnologia che li rende più versatili, grazie ad una disponibilità varia di dischi che funzionano da filtri e che possono far ottenere passati dalla consistenza differente a seconda del bisogno. Un passaverdure manuale realizzato con il miglior materiale possibile, ossia l’acciaio inox, in genere costa circa 20 euro; mentre un modello elettronico può arrivare anche a 50 euro o poco più a seconda del marchio e della potenza che utilizza.
I mixer da cucina, oltre ad essere diversi nelle funzioni, sono diversi anche nel prezzo: un costo base è di circa 20-30 euro, ma si tratta di strumenti base con pochi accessori ed una potenza limitata. I modelli poco più avanzati e longevi costano 50-60 euro. Per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, fra i due descritti dovremmo considerare diverse varianti; in primis il tipo di funzione che desideriamo mettere in atto in cucina; le nostre abitudini culinarie, se intendiamo quindi preparare conserve oppure passare le verdure per un fatto di gusto senza considerare la componente digestiva.
Inoltre molto importante è affidarsi a marchi conosciuti, a prodotti di qualità in ogni caso, che possano garantire assistenza post vendita e pezzi di ricambio in caso di guasti e malfunzionamenti accidentali.