In cucina gli attrezzi utili sono tantissimi. Con l’avanzare della tecnologia, fra l’altro, si sono sempre più affinati i sistemi di funzionamento di alcuni elettrodomestici che sminuzzano, tagliano e trasformano. Tuttavia c’è ancora qualche attrezzo, di vecchia data che resiste e la cui utilità non riesce ancora ad essere sostituita dai tradizionali strumenti elettrici. Uno di questi è il passaverdure. Oggi giorno in commercio si trovano sia quelli manuali che quelli elettrici. Alcuni utenti preferiscono quelli elettrici altri sono rimasti a quelli manuali. In questa sezione cercheremo di capire il motivo.
Elettrodomestici come il frullatore, il mini-pimer o il mixer sono comunemente utilizzati per sminuzzare frutta, verdura e legumi. Questi tre alimenti sono quelli ricchi di polpa ma anche di semi e bucce, specialmente i legumi e la frutta. Alcune persone potrebbero non gradire la presenza di questi elementi nelle preparazione di piatti e ricette o semplicemente non digerirle. Dunque, è molto importante avere un apparecchio che possa ovviare al problema: il passaverdure lo fa, gli altri elettrodomestici appena citati purtroppo no. Seppure sminuzzano e tagliano alla perfezione, creando creme e succhi omogenei, c’è da dire che semi e bucce vengono allo stesso modo sminuzzati ed incorporati all’interno dei succhi.
Perché conviene utilizzare un passaverdure?
Per capire l’utilità e la comodità di uno strumento simile occorre partire dall’inizio ed individuare lo scopo primario del passaverdure: il passaverdure viene utilizzato in cucina per separare la polpa di alcuni alimenti dalle bucce e dai semi. Sappiamo tutti ormai, grazie all’informazione sull’alimentazione, quanto questi elementi siano ricchi di sostanze nutritive. Tuttavia, sebbene preziose per il nutrimento, sono anche indigeste. Per alcune persone la questione indigestione è molto difficile da gestire e il passaverdure diventa indispensabile.
Non sono solo gli adulti ad avere problemi con bucce e semi: anche i bambini non amano trovare nei sughetti e nelle minestre questi “antipatici amici” , oppure i lattanti che non hanno ancora quel sistema digerente maturo al punto tale da riuscire a digerire qualsiasi cosa e i genitori sanno bene quanto è importante poter preparare dei piatti per i propri piccoli che siano privi di bucce e semi. Chi è genitore quindi sa bene che sono molti i casi in cui è importante prendere le dovute precauzioni.
Ma è solo questo il motivo per utilizzare dei passaverdure in casa? Ebbene non proprio: il passaverdure rende tutte le pietanze descritte più digeribili sicuramente, ma anche le ricette stesse sono maggiormente appetibili se utilizziamo un passaverdure. Pensiamo alle vellutate di verdure, ai centrifugati, i passati di minestra e legumi. Certo, che un robot da cucina potrebbe fare la stessa cosa direte voi, e le componenti solide verrebbero a sminuzzarsi al punto da non sentirle più. Ma non è la stessa cosa: semi e bucce restano lì pronte nemiche per la digestione e comunque risultano dannose per l’intestino dei piccoli che potrebbero sempre percepire al gusto un sapore più pungente tipico delle fibre contenute in questi alimenti.
Passaverdure elettrici e manuali: differenze
Per trovare il modello adatto alle proprie necessità occorre fare delle differenze, soprattutto nelle due grandi macro categorie che sono i passaverdure manuali e quelli elettrici. Partiamo dal funzionamento di questo attrezzo da cucina e dalla sua struttura che differisce a seconda del modello. Naturalmente per entrambi i casi basta inserire all’interno del bocchettone la verdura, frutta o manciata di legumi che si vuole passare. Se si tratta di legumi è opportuno averli prima cotti a dovere. Dopo di che procedere con la manovella o con il tasto d’accensione. Il passaverdure in pochissimi minuti rende pronto l’alimento: privo di semi e parti solide indigeste. La polpa di frutta e verdura è pronta per essere immediatamente consumata oppure utilizzata per fare le conserve ( come le famosissime passate di pomodoro).
- Passaverdure manuale
Il modello manuale è il primo esemplare di passaverdure. Si tratta anche dei più diffusi poiché il meccanismo semplice da utilizzare e la struttura poco ingombrante hanno fatto sì che questo articolo non sparisse completamente sostituito dagli elettrodomestici moderni. Inoltre si tratta di un oggetto il cui costo resta sempre esiguo in compenso ad un’utilità e ad una prestazione in cucina fuori dal comune.
La struttura di un modello manuale è molto semplice: si compone di una levetta collegata ad una lama. La lama compie dei movimenti rotatori per separare le varie parti del cibo. In questo modo semi e bucce vengono spinti fuori dal passaverdure che all’estremità inferiore contiene dei forellini che fungono così da filtro.
Migliori passaverdure manuali
Il movimento rotatorio viene effettuato grazie ad una leva posta a livello superiore, una sorta di manovella da ruotare. Per compiere l’operazione al meglio è consigliabile posizionare un contenitore molto ampio sotto il filtro in modo da raccogliere la polpa.
Che pregi riporta il passaverdure manuale: partiamo dal presupposto, che assenza di motore significa evitare problemi di guasti elettrici e quindi di ricambi collegati a difetti di fabbrica e cose simili. Il passaverdure manuale è leggero, poco ingombrante, per nulla costoso e non può rompersi mai. Seppure dovesse succedere qualche guasto, questo è sicuramente più facilmente risolvibile di quanto non si possa risolvere un guasto con un modello elettrico.
L’unico piccolo inconveniente, se così vogliamo definirlo sta nella manualità e nello sforzo fisico necessario. Anche se più che sforzo si potrebbe parlare di impegno e poca praticità d’uso. Una persona pigra probabilmente non sarà felice di utilizzare il passaverdure manuale.
- Passaverdure elettrico
Nel passaverdure elettrico questo problema non si pone: il funzionamento è più pratico, veloce e richiede pochissimo sforzo oppure impegno che dir si voglia. Il funzionamento e lo scopo sono i medesimi ma cambia il meccanismo d’azione. Il passaverdure elettrico ha un motore. Per poter accendere e azionare il passaverdure elettrico basta azionare il pulsante apposito oppure attivare manualmente con una leggera pressione l’azione del motore.
Naturalmente rispetto ad un passaverdure manuale, questo tipo di passaverdure è meno leggero, più ingombrante e sicuramente più difficile da igienizzare avendo delle parti elettriche alle quali prestare attenzione. Il rischio di rottura e di necessaria assistenza è sempre alto. A differenza di quello manuale, il passaverdure elettrico non permette una lavorazione prolungata e per evitare che il motore si surriscaldi è bene spegnere e riaccendere di tanto in tanto.
Tuttavia moltissimi utenti potrebbero preferirlo per praticità, velocità e maneggevolezza. Scegliere fra l’uno e l’altro tipo è tutta una questione di percezione della comodità soggettiva. C’è chi si trova bene e pensa di ottimizzare il tempo attraverso il passaverdure manuale, chi tramite quello elettrico.
Prezzi di un passaverdure manuale ed uno elettrico
Il costo attribuibile ad un modello e ad un altro è molto variabile. Ma come abbiamo già accennato, i passaverdure manuali costano veramente poco e sono leggeri e semplici da usare. A seconda della marca e del materiale possiamo trovare quelli da 10 euro e quelli da 15 oppure 20 euro. Il prezzo medio resta sempre più o meno 10-15 euro. Il materiale è importante poiché essendo uno strumento, quello manuale che va a contatto con alimenti molto acidi, deve essere esente dalla possibilità di arrugginirsi. L’acciaio inox è dunque il migliore. Inoltre a seconda che vengano offerti in dotazione uno o due dischi per la lavorazione, il prezzo può oscillare di poco.
I passaverdure elettrici a seconda della semplicità strutturale e della grandezza del bocchettone, ma anche della potenza del motore varia di prezzo. In genere, il costo è di circa 30-60 euro.